Questa mattina con gli occhi ancora chiusi e la mente offuscata da un incubo terribile, è iniziato il cambiamento. Cambiamento per tutte quelle ragioni che avevo già spiegato nei precedenti post. Diciamo che l'ultima poesia che ho pubblicato mi ha spaventato un pò. Quella sera, solo a casa, avevo deciso di scrivere un post simpatico sulle abitudini dei milanesi. Ascoltando "La Foule" di Edith Piaff stavo pensando a come iniziare..d'improvviso le mie mani iniziano a scrivere prima una parola, poi un'altra, poi un'altra ancora e nel giro di due minuti mi sono ritrovato a leggere una poesia malinconica e patetica (e con patetica intendo ricca di pathos) che in quel momento non poteva essere scritta da me. E non poteva esserlo perchè prima di tutto non era nei programmi e poi perchè in questo periodo l'amore è veramente l'ultima cosa che mi ci vuole...Mi ci voleva qualcosa di forte dopo questa sorpresa. E cosi ho iniziato a sconvolgermi da qualcosa di simbolico: una parete di casa. Guardavo quella parete bianca da quando mi sono trasferito nella nuova casa. Lei mi scrutava con aria di sufficienza, cosi anonima. E allora qualche giorno fa io,la mia faccia da ebete e il mio coinquilino Ale siamo andati da Castorama a cercare un nuovo colore. E alla domanda della commessa dal codino alto: "Rosso, arancione, verde, azzurro...che colore preferite?" senza indugiare un attimo "Signorina la prego.. Mi dia dei colori scuri!".
E mentre la commessa mi porgeva il campioncino con le tonalità di grigio scuro io sorridevo. E più sorridevo più lei mi guardava come uno psicopatico. "Signorina abbiamo deciso, questo". Il colore era scurissimo, bellissimo. Tornato a casa, armato di rullo ho dipinto, con un pò di sadismo non lo nego, quell'insopportabile parete bianca.
Il mio "ciel dans une chambre" finalmente posso vederlo ogni giorno.
Non sarà azzurro come quello normale ma è scuro.
E' nero perchè l'azzurro non lo sentirei totalmente mio.
E' nero perchè il nero racchiude in se tutti i colori....
Mi piace guardarlo e immaginarlo come il fondale di un teatro....