domenica 20 dicembre 2009



Niente ispirazione questa sera, niente di nuovo, niente di stravolgente.
Mi resta solo una tazza di tè,l'ultima sigaretta e un libro di Nietzsche.
E pensare che sarei potuto uscire e passare il mio primo sabato siciliano incontrando vecchie conoscenze.
Quando ritorno in "patria" dopo mesi di assenza il mio primo e unico pensiero è rivedere la mia famiglia e qualche amico. Stop. E invece sembra quasi inevitabile, almeno in questa sorridente cittadina del sud Italia, sottrarsi ad un vero e proprio "rito" (lo definirei cosi) fatto di luoghi comuni e domande che fondamentalmente non interessano mai la persona che te le chiede. Il tutto avviene più o meno cosi:

Prima domanda: " Ciao vitamiaaaaaaaaaaaa! e tu che ci fai qui?????"
Risposta: "Bene TESSORO e tu?" e intanto, con un sorriso fintissimo e con la faccia da ebete cerchi di ricordare quale stramaledettissimo nome ha la persona che hai davanti.

Seconda domanda:" Quando sei sceso?"
Risposta: "Qualche giorno fa e tu?" e finalmente pensi di aver ricordato il nome, poi la riguardi bene e inizi a chiederti se per caso non era quella che qualche anno fa....;)


Terza domanda: "Come ti trovi a..." (naturalmente la domanda non includerà mai il nome della città in cui vivi o la facoltà che hai scelto perchè evidentemente non sei il solo a chiederti con chi stia parlando"
Risposta: "Benissimo, Milano è meravigliosa, mi trovo molto bene e tu invece come ti trovi a....?

Quarta domanda: "A capodanno che faaaaai?"
Risposta: "Non ne ho idea, non ho voglia di fare nulla....preferirei andare fuori da questa città!" e lei intanto annuisce cercando di ricordarsi la domanda che ti ha appena fatto.

Quinta e ultima domanda: "Quando Sali?"
Risposta: "Subito dopo capodanno...tu? e iniziamo entrambi a capire che abbiamo finito i luoghi comuni, che non abbiamo nulla da raccontarci, che in fondo non ci conosciamo se non di vista e che magari fino a qualche anno fa gli stavo pure antipatico.

Seguono 10-15 secondi di silenzio seguiti da uno "Ho capitooo....CI VEDIAMO VITAMIA!", poi fai due passi contento che finalmente sia finita anche questa "registrazione" (conversazione credo sia troppo), tiri un sospiro di sollievo e improvvisamente senti una nuova manina dietro la spalla che ti chiama: "VITAMIAAA!!!!! QUANDO SEI SCESO?"....
E allora capisci in quel momento perchè hai deciso di scappare di casa cosi presto.

venerdì 18 dicembre 2009

C'è sempre la stessa musica nella mia testa....
Una nenia che suona ossessivamente lo stesso ritornello..
Dolcissima mi è entrata nel cuore quando cercavo silenzio e violentemente non ha mai smesso di suonare.
Non ha un testo la mia nenia ma colori che disegnano immagini visionarie nei miei pensieri.
E' nera come il mare quando è in balia del vento e fa l'amore con la terra.
E' rossa come il sangue, azzurra come il cielo, verde come un giardino e marrone come la sabbia.
E' viva e si alimenta di sogni, di vite, di storie che ripercorrono i sentieri della memoria e della speranza.
E' ricerca pura di un "non senso" nella mie giornate dai contorni definiti.