martedì 28 luglio 2009


Non è facile scrivere quando si ha troppo da dire....
Nella mente si affollano pensieri, frasi e fotografie di un passato che vorresti fosse ancor presente e speranze, illusioni di un futuro che appare sempre più lontano. Senti di volerti aprire a nuove esperienze, conoscere nuovi volti amici, abbattere le barriere mentali e lasciarti andare verso l'ignoto. Ma mi chiedo se questa urgenza non sia altro che l'ennesimo tentativo di fuga. E scrivendo ti senti vivo, senti vibrare il flusso della tua coscienza che va lontano, raggiunge la fantasia e si confonde con le speranze e le foto, le frasi e i pensieri e percepisci appena la libertà, la tua libertà...
E' difficile scrivere quando si ha troppo da dire....
basterebbe solo trovare la forza di mostrare i propri occhi.

Viaggiatore Senza Meta

giovedì 23 luglio 2009

Non può piovere per sempre....
Io per precauzione mi ero costruito un ombrello grande quanto una casa per evitare di bagnarmi o espormi alle intemperie della vita. L'ho lasciato aperto per talmente tanto tempo che alla fine quella era diventata la mia casa. Mi sono divertito ad arredarla con gusto e l'ho arricchita di informazio
ni dotte per dargli quell'aria da ambiente intimo ed esclusivo. Era tutto perfetto, io e il mio ombrello eravamo diventati un'unica cosa. Uno il prolungamento naturale dell'altro.
Non avevo però considerato la possibilità che si rompesse. E a distanza di pochi mesi dalla "rottura" definitiva mi sono accorto che fuori non si stava cosi male. Certo piove spesso e io non posso più ripararmi ma adesso basta anche un solo attimo di sole che improvvisamente capisco di esser felice. Felice davvero.


Viaggiatore Senza Meta

mercoledì 22 luglio 2009


Mi sento vulnerabile in questo periodo.
La partenza per tornare a casa si fa sempre più vicina e io non mi sento ancora pronto per affrontare i miei fantasmi. Continuo a ripetermi che non ne vale la pena stare cosi in ansia ma è più forte di me. Riesco a cavarmela in una grande metropoli passandone ogni santo giorno di tutti i colori e mi sento male al sol pensiero di tornare nella "mia" piccola città. Capisco benissimo che ciò che sto dicendo non ha assolutamente senso però sento davvero di non potercela fare...Vorrei svegliarmi e sentirmi più forte. Vorrei trovare una pillola per dimenticare quello che mi ha fatto stare male e ricordare soltanto i motivi che mi spingono a tornare...L'unico pensiero felice che riesco a trovare in questa spirale senza luce è rivedere la mia famiglia che ho imparato a rivalutare ultimamente. Più passa il tempo e più mi rendo conto che gli amori, le amicizie, le passioni passano ma la famiglia....la famiglia è l'unica certezza che ho e mi dispiace non averlo capito prima...
Viaggiatore Senza Meta

lunedì 20 luglio 2009

Questa canzoncina ha rappresentato molto per me....Mi mette di buon umore e voglio condividerla con voi. E' una sorta di filastrocca.
Nel video una Jeanne Moreau incredibilmente sexy nel film "Jules et Jim
"di Francoise Truffaut del 1962. Godetevelo.
Ecco il video e sotto il testo tradotto:

Le Tourbillon de La Vie


Portava un anello per ciascun dito
una montagna di braccialetti ai polsi
e poi cantava con una certa voce
che pure mi acchiappava

Aveva certi occhi certi occhi d'opale
che mi affascinavano, o se mi affascinavano
e poi c'era l'ovale di quel pallido viso
di donna fatale che fatale mi fu.

Ci siamo conosciuti e riconosciuti
ci siamo persi di vista, ci siamo ripersi di vista
e ci siamo ritrovati e poi riattizzati
e poi ci siamo separati

Ciascuno è ripartito per fatti suoi
nel vortice della vita
e poi l'ho rivista una volta di sera trallallalla
e' un ballo famoso

Al suono del banjo l'ho riconosciuta
quel curioso sorriso m'aveva invaghito
la voce fatale sul viso bello e pallido
mi emozionarono più che mai

Mi sono stordito mentre l'ascoltavo
l'alcool fa dimenticare
mi sono svegliato e sentivo
dei baci sulla mia fronte ardente

Ci siamo conosciuti e riconosciuti
ci siamo persi di vista, ci siamo ripersi di vista
e ci siamo ritrovati e poi riattizzati
e poi ci siamo separati

E abbiamo continuato a girare
allacciati insieme
allacciati insieme
ci siamo riattizzati

Ciascuno è ripartito per fatti suoi
nel vortice della vita
E poi l'ho rivista una sera
trallallla
e mi è ricaduta tra le braccia

Quando ci siamo conosciuti
quando ci siamo riconosciuti
perché perdersi di vista,
perdersi ancora di vista?

Quando ci siamo ritrovati
quando ci siamo riacchiappati
perché separarsi?

Allora tutti e due siamo ripartiti
nel vortice della vita
E abbiamo continuato a girare
allacciati insieme
allacciati insieme
Viaggiatore Senza Meta

domenica 19 luglio 2009

Spesso mi domando se esista una ragione alla malinconia. Se le difficoltà che incontriamo nei nostri percorsi non siano altro che segni per farci prendere la direzione giusta. Ho la sensazione di essere nel "giusto" ed è qualcosa che mi è capitata solo poche volte nella vita. Mi accorgo da solo di restare sempre nel vago quando scrivo ma è una scelta voluta. Sono cresciuto in una piccola città del sud italia e vivo con il fantasma del pettegolezzo che ho sempre odiato ed evitato. Il "curtigghio" (come si dice nelle mie zone....) non è assolutamente il fine, ne tantomeno il mezzo, di questo blog. E allora preferisco far diventare i miei pensieri piccoli sfoghi di un'esibizionista mediatico piuttosto che avere la pretesa, come alcuni blogger di cui non faccio il nome ma che prestò inserirò in una sorta di "lista nera" che troverete alla destra dell'homepage (:P), di poter aiutare a riflettere qualcuno o addirittura farsi "portavoce" di un malessere esistenziale comune. Questo blog racchiude un cumulo di cazzate e lo pseudo(?) psico(a)patico che ci sta dietro ne è pienamente cosciente.

Viaggiatore Senza Meta

sabato 18 luglio 2009


Alla domanda del mio coinquilino: "Ho fatto questa foto a casa, cos'è?" ho risposto con certezza: "E' la piuma di un angelo, naturalmente!"....

Viaggiatore Senza Meta

sabato 11 luglio 2009

E' sorprendente come un attimo possa cambiare la tua vita. Piccoli avvenimenti che improvvisamente diventano segni e allora è li che inizi a capire...Capisci di aver sbagliato tutto, di non esserti messo in gioco ma aver semplicemente deciso di celare per poi scoprire pian piano carte che tu stesso avevi visto e disposto. E' incredibile come ci si possa convincere di essere "altro" e ignorare per tanto, troppo tempo il vero senso della propria vita. Abili a parlare, a a bombardarci di discorsi surreali convincenti per il solo attimo in cui si dicono. La debolezza diventa forza se conosciuta. E io ho scoperto la mia debolezza proprio in quest'anno. Questo lungo, eterno anno passato a coprire lo specchio con un disegno simile a me ma che, in fondo, non era nient'altro che l'ombra di ciò che sono. Uno specchio velato da ovvietà melanconiche e comode. Giustificato dalla mia stessa insicurezza che amavo tanto chiamare "ambizione". Il coraggio è saper dire "no" a ciò che ci sembra giusto e non adatto a noi. Coraggioso è chi ha deciso di "vivere" la propria vita assumendosi le proprie responsabilità non chi si riempe la vita di "obblighi" per cercare in tutti i modi di sfuggire all'unico vero imperativo categorico: "IO".
L'importante è comunque accorgersene in tempo di aver sbagliato strada e, con umiltà, avere la forza di tornare sui propri passi senza più guardarsi indietro se non per sorridere di fronte a quel bambino impaurito da se stesso che cercava "il rischio" nel "programmato".Nuovo Inizio?
Viaggiatore Senza Meta

martedì 7 luglio 2009

Tanto per ricordarmi/vi quanto sono rincoglionito in questo periodo:

Frà: "Sto arrivando, ti dispiace se porto con me MARIA?"
Io: "Ok, se non si impressiona per il disordine..."

5 minuti dopo avevo già passato l'aspirapolvere, la pezza, lucidato l'argenteria, fatto i piatti, messo su il caffè. Apro la porta con il mocio in mano e Francesco inizia a ridere.

Io: "Cazzo ridi? Dove sta Maria? Ho pulito casa"
Fra: "In tasca, eheheheheheh"

venerdì 3 luglio 2009

Nulla di peggio di un esame di teologia per chi ha deciso di non chiudere il proprio pensiero dentro una sola dottrina....

Prof: "Allora mi dica un pò cosa c'è all'origine della pretesa cristiana?"
Io, con una faccia che si commentava da sola, cito il libro testualmente: "All'origine della pretesa cristiana c'è l'incarnazione che ha mostrato all'uomo l'UNICA via di salvezza possibile" (che mi tocca dire per non essere cacciato)
Prof: "No, lei si sbaglia. La pretesa è data dal fatto che la RELIGIONE CRISTIANA è L'UNICA RELIGIONE VERA non fondata sulla violenza"

Preferisco non continuare il racconto perchè solo il pensiero di quell'esame mi suscita reazioni a dir poco "cattive". Posso solo dirvi che avrei voluto prendere a schiaffi l'esaminatore e iniziare a urlare tutti i nomi delle persone morte per ideologie di merda come questa.