lunedì 14 settembre 2009

Tra i tanti insegnamenti della MATRE, uno mi sembra particolarmente adatto a questa situazione: "Chiamare sempre le cose con il loro nome". Non riesco più a scrivere e non perchè ho improvvisamente dimenticato tutte le regole grammaticali ma semplicemente perchè ogni post viene continuamente frainteso dalle persone che ho accanto. Sono, ahimè, costretto a non poter parlar chiaramente per paura di ferire qualcuno. Ma sapete che vi dico? Ho iniziato a scrivere qui per dare sfogo a quelle sensazioni, quelle emozioni che nella vita di ogni giorno spesso nascondo dietro un sorriso di circostanza. Il mio blog è diventato un allegro "cortile" nel quale i miei cari lettori cercano conferme e risposte alla loro insicurezza. NO, NON CI SONO RISPOSTE, NON SCRIVO PER NESSUNO DI VOI.
E allora iniziamo subito a parlare chiaramente. Vorrei dire ad A che deve farsene una ragione, che la vita va avanti e che io ci sarò per sempre. A G che deve smetterla di farsi paranoie e iniziare a vivere. A V che deve assolutamente uscire da quel vicolo senza luce. A D e agli altri compaesani di farsi i cazzi loro. Ai miei vicini di casa che accennare un "Buongiorno" non gli cambia la vita ma sicuramente li aiuterebbe a socializzare. Al proprietario di casa di farsi meno canne e di farmi una copia delle chiavi del cancelletto. A mia madre di smetterla di "controllarmi" sul blog e di fare una radiografia a tutti miei amici di Fb. Ai miei nonni vorrei spiegare che internet non si limita ai video anni 60 su Youtube ma che esiste anche XTUBE. Per quanto riguarda me, più che un consiglio dovrei iniziare ad agire, magari tagliandomi le mani cosi eviterei di scrivere cazzate.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Aaaaaaaaaaaaah..
musica per le mie orecchie! Per poi non parlare del consiglio di navigazione!
Vai Riccardo, scrivi per il piacere di farlo, come hai sempre fatto.
Dario