domenica 2 marzo 2008

Il mio senso della vita è ricercare il senso della vita. Una ricerca, un denkweg, un tragitto del pensiero che inevitabilmente mi riporta al punto di partenza ma con maggiore consapevolezza. La vita è come un cerchio, noi siamo il punto centrale nel quale tutti i punti circostanti coincidono...Possiamo provare a spingerci oltre il centro, arrivare al limite estremo ma non potremmo mai oltrepassare i confini. Siamo eterni equilibristi spesso troppo pesanti per riuscire a camminare dritti in un filo d'oro sottilissimo chiamato "vita". Trovare il senso della propria esistenza è impossibile, ricercarlo è inevitabile. Tra limite e infinito, trasciniamo la nostra anima per sentieri bui e ignoti sperando di poter vedere per la prima volta la luce. Ma quando un uomo vaga per troppo tempo nel buio, vedendo la luce, ne rimane abbagliato e preferisce ritornare nell'oscurità per paura di diventare cieco...

Tra castelli di sabbia e cieli grigi

Viaggiatore Senza Meta

(foto: www.galleriainbiancoenero.com)


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel blog...Profondo ed emblematico come lo sei tu (e anch'io,credimi): insomma un vero e proprio specchio dell'anima!!! Ora vado, Viaggiatore senza meta...P.S. Ma di che tipo d'incarico parlavi??? Non me la racconti giusta tu...!!! Bah...Domenico.

Anonimo ha detto...

Peferirei essere abbagliato mille volte cadere dal filo dorato e risalire sullo stesso perchè solo cosi potrei sentirmi pieno di un grande dono che spesso e in modo scontato dimentichiamo che è stato a noi concesso: LA VITA

Gianluca