lunedì 2 novembre 2009

 Ad A.

Sei andata via anche tu, dentro l'anima l'immensità di un sorriso che non vedrò. La speranza di un abbraccio che non ci sarà mai. Nei miei ricordi eri luna di fuoco che riscaldava i pensieri quando il sole mi accecava e non sapevo dove andare. Sei andata via silenziosa come una foglia e forte come un uragano. Sogno ancora di esser travolto da quel dolore che ci rendeva "nostri" e demoliva porte, confini, finestre per volare insieme oltre l'ovvietà del mondo. 
Il mio amore, il tuo amore per la vita diventavano una cosa sola: parola. Il miracolo che quasi più nessuno considera necessario. Ogni singola lettera accellerava i battiti e il mio sangue diventava oro per esser contemplato dal silenzio di una giornata autunnale. Non ci siamo persi ne incontrati. Vagavamo insieme ai bordi delle strade e la tua mano stringeva i miei polsi e la tua voce sembrava quasi dirmi: tu esisti. Abbiamo camminato spaesati nella festa dei "normali" e ogni meta sembrava un limite e ogni paura una sfida. Non ci sei più anima mia. Non più lacrime ma sangue per sentirti nelle vene. Ora e sempre.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Finalmente dopo tempo leggo davvero un post bellissimo...

Sei tornato la mia "fantasia" preferita...

é un piacere leggerti così!

tivogliobenenonostantetutto