Mi fermo prima che il tempo deturpi i miei sogni.
Mi fermo e guardo immobile la mia vita, da una prospettiva diversa.
Dove è finito quel dolore lancinante che non mi faceva respirare? Dove è finito quello sguardo che tra una parola e l'altra tradiva le mie emozioni?
Non ammeto il divenire.
Riesco solo a progettare castelli di sabbia, grandi, possenti ma che svaniscono con un soffio di vento che io stesso creo.
Non doveva andare cosi, non era cosi che me l'immaginavo.
Non dovevo permettere l'ennesima illusione, non potevo permettermi di scrivere un'altra sceneggiatura e non considerare il fatto che gli attori amano improvvisare.
Anche stavolta è calato il sipario e mi ritrovo da solo a fumare l'ultima sigaretta sperando di riuscire a cancellare con il fumo quel sapore di illusione in bocca. L'ultima parvenza di serenità imposta e mai realizzata. Anima fragile e non nera. Anima pura che si mette in gioco ma che non conosce le regole e finisce per farsi del male per paura di imporsi dei limiti. Anima salva, in fondo, perché la salvezza non è altro che nascondersi dietro ad un telo aspettando che torni la luce.
Non esiste mai per me una linea ben definita per distinguere il bene dal male. Ciò che poco fa era bene, adesso mi fa male e l'unica cosa che sono capace di fare è ridere nel pianto. Per darmi un pò di forza, per convincermi che due braccia grandi non servono soltanto per difendersi ma anche per abbracciarsi nel dolore.
E non riesco ancora a concepire che tutto cambi.
Adesso riesco solo a ricordare.
Non era cosi che doveva andare....
5 commenti:
no.non era così che doveva andare.
Ho letto.
Ale
Sarebbe bello sorridere e lasciare a due braccia possenti la possibilità di proteggerci...
Nonostante tutto...
M.D.
mannaggia che tristezza...forza e coraggio che la vita ti sorride!!!!!!
guarda che il fumo uccide viaggiatore senza bagaglio!
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